In un grigio giorno di pioggia, una bambina di nome Tatù si avvia verso la scuola, i sogni della notte ancora impigliati nella testa. Ed ecco, nelle pozzanghere intravede balene, delfini, galeoni, perfino qualche sirena. E un pirata, abbracciato a una ragazza d’aspetto gentile che porta con sé una storia insieme antica e familiare.

Il mare dappertutto è un racconto di Nadia Terranova, poliedrica scrittrice fresca di Premio Strega Ragazze e Ragazzi con il romanzo Il segreto (già vincitore del Premio Andersen) che ha per protagonista una bambina che vive in città, ma trascorre sempre l’estate dalla nonna sulla remota Isola delle Ginestre. È in quella dimensione così intensa, magica e vera al tempo stesso che, ogni anno, fa il pieno di colori, profumi e storie. Storie che la accompagneranno poi durante l’anno scolastico attraverso giornate che potrebbero essere molto monotone: ma non lo sono, mai, per chi indossa occhiali poetici per guardare al mondo. Non lo sono per i lettori che, nel fango delle pozzanghere, intravedono le immensità degli oceani. Ma soprattutto: chi l’ha detto che esista un confine tra realtà e immaginazione.

Accompagnano questo racconto perfetto per compiere da soli i primi passi nel mondo dei libri e avventurarsi in viaggi fantastici le evocative illustrazioni di Serena Mabilia.

Mi sono infilata il vestito davanti allo specchio e sulla spalla sinistra sento il solletico di una barba color nero inchiostro. Laggiù nell’angolo la cassettiera in legno è diventata una prua, la maniglia una polena, la mia sciarpa sventola come una bandiera.

– Tatù, sei pronta? È tardi, papà ti sta aspettando, – urla l’uragano mamma.